Sahasrabhuja Avalokiteswara

Descrizione

Statua in metallo fusione ,Sahasrabhuja,altezza cm 25.

Sahasrabhuja (mille braccia) Avalokiteshvara è una delle forme ampiamente venerate di Avalokiteśvara. Ha 48 bracci principali che reggono vari strumenti, e il resto dei bracci forma uno sfondo. Ha un occhio in ciascuno di quei mille palmi. Nel Kāraṇḍavyūha Sutra, Avalokiteshvara entra negli inferni di Avici per salvare gli esseri intrappolati lì. Converte i pozzi del fuoco in fresche piscine rinfrescanti e rende il posto un paradiso. I guardiani degli inferni riferiscono ciò a Yama, il quale a sua volta si chiede se l’essere che ha operato tale trasformazione possa essere stato “Shiva”, “Vishnu”, un “Rakshasa” o qualche altro essere soprannaturale. Quando vede attraverso i suoi occhi divini, lì trova invece Avalokiteshvara. Quindi appare davanti a lui e pone la testa ai piedi di Avalokiteshvara e lo adora. In quel momento pronuncia le seguenti lodi su Avalokitesvara:

namo’stvavalokiteśvarāya, maheśvarāya, padmaśriye, varadāya, vaśaṁkarāya, pṛthivīvaralocanakarāya, jagadāśvāsanakarāya, śatasahasrabhujāya , koṭīśatasahasranetrāya , ekādaśaśīrṣāya , va ḍavāmukhaparyantāya,[…]

Le parole sottolineate si leggono “centomila braccia”, “dieci milioni e centomila occhi”, “undici teste”. Il dio della morte, Yama, loda il bodhisattva Avalokiteshvara perché ha centomila braccia e dieci milioni di volte il numero di occhi. Ma è interessante notare che la sua testa sembra essere costante, contando sempre fino a undici! Ci sono diversi inni che lodano Avalokitesvara dalle mille braccia, il più popolare è il “Mahā Karuṇā Dhāraṇī”, popolarmente noto come il mantra della grande compassione. Tuttavia, ci sono altri inni meno conosciuti, molti dei quali sono presentati nel libro di Lokesh Chandra “Thousand Armed Avalokitsvara”. Uno di questi inni è tratto dal Caryā Kalpa dei mille Avalokitesvara armati registrato da Amoghavajra. È una versione corretta ricostruita confrontando Taisho 1056 e 1062B.